Quando vieni invitata alla prima edizione di un festival di Food and Wine su un’isola privata di fronte a Venezia, non puoi dire di no. Paghi gli straordinari alla babysitter, cancelli tutti gli appuntamenti che avevi, fai le valigie e vai.
Questo è esattamente ciò che ho fatto la scorsa settimana. Dopo un viaggio sul treno veloce da Milano a Venezia, sono uscita dalla stazione ferroviaria per saltare su un taxi acqueo, che mi ha portata in men che non si dica su una minuscola isoletta nel mezzo della vasta laguna veneziana.
L’Isola delle Rose è la più giovane delle isole veneziane, costituita nel 1870 dal deposito di detriti risultante dagli scavi dell’allora nuovo porto commerciale della città.
Il peculiare microclima di questo minuscolo lembo di terra favorisce la coltivazione di specie meno diffuse a Venezia, come l’ulivo, e l’ha qualificata come luogo ideale per un ospedale dedicato alla cura delle malattie respiratorie, che venne aperto qui all’inizio del ‘900.
Fortunatamente per me, però, oggi l’intera isola ospita il JW Marriott Venice Resort and Spa. Gli ampi locali dell’ospedale sono stati convertiti in bellissime suites indipendenti, una lussuosa Spa, un adorabile hotel. Gli antichi ulivi e i giardini lussureggianti continuano a prosperare e a produrre olio e verdure per il ristorante stellato della casa: Dopolavoro.

Settimana scorsa, il JW Marriott Venice ha ospitato la prima edizione del Venice Food and Wine Festival: tre giorni di dimostrazioni di cucina, lezioni interattive e degustazioni in compagnia di chef e sommelier di levatura internazionale. Il Festival, organizzato dalla rivista Food and Wine, la cui scorsa edizione si è tenuta ad Aspen, in Colorado, è alla sua prima edizione europea e non avrebbe potuto scegliere posto migliore per esordire nel vecchio mondo.
La scorsa settimana ho avuto l’immenso piacere di seguire lezioni di cucina e cene preparate da celebri chef, molti dei quali americani, che non avevo ancora avuto occasione di conoscere.
La cena di gala che ha chiuso la manifestazione è stata un festival di per sé: gli chef Giancarlo Perbellini, Scott Conant, Melissa Kelly, Jonathan Waxman, Missy Robbins, Caterina Ceraudo, Fabio Trabocchi e Amirah Kassem hanno preparato un piatto ognuno, per celebrare i sapori freschi e peculiari della primavera veneziana.
L’intera esperienza è stata indimenticabile (e gustosissima) e mi ha fatto venire già voglia di partecipare alla prossima edizione. Qui sotto trovate alcune foto del festival e della cena di gala.