Uno dei ricordi più divertenti di quest’estate è uno dei miei ospiti americani che dice a mia suocera, in perfetto italiano, che vorrebbe lavare delle…vagine!
Ah, le gioie dell’apprendere una nuova lingua: quante cose si perdono (o si aggiungono) nella traduzione.
Quest’estate i miei genitori, insieme ad una coppia di carissimi amici, sono stati ospiti nella casa estiva della famiglia di mio marito, a Moneglia. È sempre una gioia per me ricevere le visite di amici e parenti, anche se talvolta è faticoso mettere insieme i miei due mondi. Passo la cena a tradurrre aneddoti e gentilezze reciproche tra coloro che non potrebbero altrimenti comunicare con scioltezza. Spesso, a fine serata, sono stanca e confusa sulla natura di entrambe le lingue, e comincio a parlare in italiano a mia madre, o a tradurre inglese in inglese, con poco beneficio per tutti.
Il carissimo amico dei miei genitori Mark, però, ha una certa predisposizione per le lingue ed in fatti parla un perfetto spagnolo, il che lo ha facilitato nell’avvicinarsi all’italiano, che ormai parla e comprende piuttosto bene. Mark è anche un cuoco sopraffino e maestro di Barbecue, tanto da offrirsi di cucinare una cena per tutta la famiglia una sera, sollevando da compiti culinari le zie di Emilio. Si è trovato perfettamente a suo agio in cucina, chiedendo dove fossero gli strumenti alle signore in italiano impeccabile, conversando amabilmente come se fosse a casa sua finché….non si è trattato di lavare i fichi appena colti.
Ricordare di quale genere siano le parole in italiano, se maschile o femminile, è sempre un problema per gli anglofoni, anche per me che sono qui da quasi dieci anni. Alcuni nomi sono più sensibili ad un errore di genere di altri… ed e’ il nostro caso. Insomma, ci siamo capiti.
Per fortuna questi errori generano più ilarità che fastidio, talvolta sono perfetti per “rompere il ghiaccio”. Mia suocera, nel nostro caso, ha diplomaticamente ignorato l’inconsiueta richiesta di Mark e la cena ha proceduto senza altri inconvenienti. Il piatto principale, un filetto di maiale intero guarnito con fichi caramellati al barbecue, è stato un grande successo. Il silenzio e’ calato sulla tavola mentre per un momento, mentre lasciavamo che il piatto parlasse per se stesso, nel suo linguaggio deliziosamente universale.
Filetto di maiale con fichi grigliati
- un filetto di maiale, intero
- olio d’oliva
- sale e pepe a piacere
- fichi freschi
Portate a temperatura ambiente la carne, spennellatela con olio d’oliva, e massaggiatela con sale e pepe. In frattempo preparare la brace. Cuocete il filetto sulla griglia, girandolo ogni 3-5 minuti, finche raggiunge una temperatura interna di 60°C. Toglietelo dalla griglia, avvolgetelo in carta stagnola e lasciatelo riposare per 10 minuti. In frattempo grigliate i fichi: spennellateli con olio d’oliva e metteteli con la parte tagliata verso il basso sulla griglia. Cuocete per 6-7 minuti.
Quando la carne si sara’ “riposata”, toglietela dalla carta stagnola e tagliatela in fette alte 1 – 2 cm. Disponetele su un piatto di portate, condite con i fichi grigliate e servite subito.
Ahahhahahahhahahaha, grandee!! Immagino la faccia di tua suocera..
Comunque la ricetta sembra interessate, la aggiungo alla lista “to-do” ;)
Ciao! Interessante questa ricetta! Mi piacciono questi accostamenti!!
Ho una richiesta da farti! :-) quand’è che ci dai una ricetta seria per i bagels??? Io li ho già fatti con una ricetta perfetta che pero ho perso e da li è partita la caccia alla ricetta…con svariati (non ti disco quanti) tentativi fallimentari….in compenso ho ottenuto ottimi mattoni per rifare il muretto davanti a casa (vedi bagels di marmo)!! Allora chiedo a te! Aiutami! Oppure segnalami un sito affidabile e provato! ;-) grazie mille chiara
Ciao Laurel. Per imparare bene una lingua straniera bisogna buttarsi e non aver paura di sbagliare e fare errori, e sapersi anche prendere un po in giro. Purtroppo a me manca questa faccia tosta e quando ho l’occasione di parlare un po’ in inglese mi blocco ogni volta che non ricordo bene una parola!! Hai ragione certi errori fanno solo sorridere e magari rompono il ghiaccio. Devo imparare dal tuo amico…anche per quanto riguarda questa ricetta!! Ciao.
Cara Laurel,
il tuo ospite non ha sbagliato del tutto: in dialetto napoletano i fichi sono di genere femminile, per cui sono chiamati… ci siamo capite ;-)
Ciao Laurel..imparare le nuove lingue a volte crea imbarazzi eh eh!Il tuo filetto è appetitoso assolutamente da provare!Complimenti e buona giornata!
Ahah, posso capire l’imbarazzo… però l’aplombe con cui è stato affrontato l’errore linguistico è stato impeccabile ;)
E poi, di fronte a questo filetto, come non restare senza parole (che a volte, davvero, risolve tutto)?!