L’idea che hanno gli italiani dello stile di vita americano mi ha sempre incuriosito, e mi è sempre piaciuto scoprire ciò che ci caratterizza agli occhi degli altri. Tu vuò fà l’americano è una canzone satirica su un giovane napoletano che imita goffamente il cliché statunitense, riassumibile in whiskey e soda, rock and roll, baseball e sigarette Camel. Mi sono imbattuta in un adorabile video di questa grande canzone, che mi ha fatto pensare a sua volta a due tra le invenzioni americane da me preferite: il cocktail e il rock ‘n’ roll.
Gli immigrati hanno portato una miriade di nuove idee ed abitudini in una nazione che non era legata da convenzioni fisse, che anzi si andava formando proprio su continue innovazioni, sperimentazioni ed azzardi. Come è ovvio, questa mancanza di struttura sociale ha avuto anche lati negativi (siamo famosi per i modi spicci e i serial killers) ma nel contempo ha prodotto alcune tra le più creative invenzioni dei tempi recenti.
“Le tradizionali bevande alcoliche del Vecchio Mondo erano note e definite da abitudini formatesi nei secoli… Il Nuovo Mondo era troppo grande ed inquieto per essere confinato in un bicchiere di Sherry… L’America non era interessata alle tradizioni, bensì protesa in avanti, all’avventura, alle novità, alla sperimentazioni in tutti i campi.”
– The Oxford Encyclopedia of Food and Drink in America
Anche il Rock and Roll è nato dall’incontro di due culture, unite dallo spirito americano, dalla sua fame di nuovi orizzonti, dalla spinta ad esprimersi a tutti i costi senza limiti formali. Quindi, in onore di queste amate tradizioni, perché ormai di questo si tratta, ho messo insieme una piccola cronistoria che combina l’evoluzione del cocktail con quella del rock.
1890-1910: L’“Old Fashioned” e il Ragtime
The Old-Fashioned:
Very old-fashioned indeed, this cocktail originated in the mid 1800s and appears, under various names, in all early cocktail books.
Mescolate un cucchiaio di zucchero, aggiungete un goccio d’acqua e due gocce d’angostura in un bicchiere da “old fashioned”, assieme ad una ciliegina e uno spicchio d’arancia. Pestate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo tramite un pestello o il dorso di un cucchiaio. versate 2 oz di bourbon, riempite di cubetti di ghiaccio e mescolate.
The Maple Leaf Rag
Scritta da Scott Joplin nel 1899, questa era la canzone più celebre del genere musicale ragtime, precursore del jazz e del blues. La versione seguente è di Jelly Roll Morton, autore in seguito, nel 1915, di “Jelly Roll Blues”, da molti considerata il primo componimento jazz.
Cliccate qui per ascoltare “Maple Leaf Rag”
1910-1930: Il “Mint Julep” e la nascita del Blues
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The Mint Julep:
Pestate alcune foglie di menta fresca in un bicchiere, poi riempitelo di ghiaccio tritato. Aggiungete un cucchiaio di sciroppo di zucchero (segue ricetta) e uno d’acqua, poi 60 ml di bourbon. Mescolate delicatamente finchè il bicchiere non si appanna. Guarnite con un rametto di menta, et voilà! Ricetta dello sciroppo di zucchero: Combinate insieme una tazza di zucchero e una d’acqua. Bollite il composto per 5 minuti senza mescolare. Versate il tutto su un letto id foglie di menta, e pestate delicatamente con il dorso di un cucchiaio. Mettete in frigo per una notte in un vasetto chiuso da un tappo. Potete poi rimuovere le foglie di menta, ma non dimenticate di conservare in frigo. Rimane fresco per molte settimane.
When the Levee Breaks:
Questa canzone del 1929, di Memphis Minnie e Kansas Joe McCoy, è stata in seguito ripresa dai Led Zeppelin e pubblicata nel loro quarto album nel 1971, con testo leggermente diverso e differente melodia.
Cliccate qui per ascoltare “When the Levee Breaks”
1930-1950: Il “Martini” e il Rythym and Blues, primi segnali di Rock and Roll
Martini:
Il cocktail più classico di tutti i tempi, mescolato o agitato, si è parecchio evoluto attraverso le diverse epoche. Il Martini originale è apparso nei primissi libri di cocktail intorno al 1880, ma la verisone che beviamo oggi è quella degli anni ’50 del secolo seguente.
Unite 75 ml di gin con 15 ml di vino vermouth secco e mescolate con un cucchiaio o agitate in uno shaker, in ogni caso con ghiaccio. Versate in un bicchiere da Martini e guarnite con un’oliva o una scorzetta di limone.
Roll ’em Pete:
Registrata nel 1938 da Big Joe Turner insieme al pianista Pete Johnson, è considerata tra i più importanti precursori di ciò che in seguito venne conosciuto come “Rock & Roll”.
Cliccate qui per ascoltare “Roll ‘Em Pete”
1950-1960: Il “Margarita” e la nascita del Rock and Roll
The Margarita:
Si tratta di un cocktail di orgini messicane, reso celebre negli Stati Uniti negli anni ’50 e ’60.
Versate 50 ml di tequila, 25 ml di Cointreau, e 15 ml di succo di lime fresco in uno shaker pieno di cubetti di ghiaccio. Agitate per bene e versate in un bicchiere da cocktail congelato e ornato di sale sui bordi.
Chuck Berry:
Un vero pioniere del Rock and Roll, le sue canzoni e le sue capacità di muoversi sul palco sono stati di importanza vitale per il futuro del rock. Basta vederlo eseguire i suoi assoli indiavolati e lo si può facilmente immaginare che distrugge la sua chitarra alla fine dello spettacolo. Questo video è del 1958, lo stesso anno in cui in Italia usciva il video di cui sopra, Tu Vuo’ Fa’ L’Americano.
Appena provato come aperitivo ed è venuto molto buono. Ho soltanto sostituito il succo di limone al succo di lime
che bell’articolo,articolato…
m’hai fatto venire voglia di cocktails